Beh ragazzi, oggi esco alla ricerca di trote in un nuovo spot e penso che se prendessi qualcosa potrei inaugurare il forum dove mi sono appena iscritto... detto fatto!
Il meteo è in peggioramento, quando arrivo sul fiume ci sono tanti bei nuvoloni che ogni tanto coprono il sole. Cerco le trote nelle grosse buche del fiume, vicino al fondo... nulla! Provo allora nelle correntine laterali, magari sono infrascate nei pressi della riva. La prima a venire fuori è questa simpatica signora da 40cm:
Proseguo nell'esplorazione del sottoriva, il fiume diventa man mano meno profondo e mi affido allora al mitico original da 7cm in colorazione MD. Dal nulla (giuro che avevo lanciato su un fondale a vista, non c'era altro che acqua e sassi) viene fuori questo esemplare dalla livrea magnifica, una zebratura così non l'avevo mai incontrata prima:
In acqua sembra proprio come si vede in quest'ultima foto, una tigre gialla e nera perfettamente mimetizzata sul fondale rotto dalle alghe. Il metro dice 56cm, con mia grande soddisfazione.
Le trote sembrano molto attive, nel frattempo è arrivata la pioggia e torno alla macchina per mettere l'impermeabile. Di nuovo in acqua, mi ritrovo a guardare lo spazio tra questi due alberi che crescono sull'acqua (foto postuma... ci sono ritornato un'oretta più tardi, capirete tra poco il perchè).
La linea d'acqua principale è sulla destra, ma quell'acqua morbida a sinistra è così invitante... ci lancio e da sotto il ramo parte un fulmine scuro che ingoia avidamente il mio minnow. Vedo subito che è un bel pesce, forte e vigoroso. Sono colto un pò alla sprovvista, la trota si lancia nella corrente e comincia a scendere il fiume, l'acqua bassa mi aiuta e la assecondo scendendo anch'io. Si infila sotto un ramo e sento il trecciato strisciare su esso, allento un pò la frizione e continuo ad assecondare il pesce che guadagna chili di spinta grazie alla corrente. In passato mi era capitato di perdere un paio di belle trote in questo modo: il pesce si mette in corrente a valle rispetto alla mia posizione, acquista peso e si slama... in una occasione mi si erano aperte le ancorette standard del rapala. Da allora, ho preso a sostituirle tutte con le vmc 7545 1x, veramente ottime. Grande solidità ed ottima penetrazione... pure troppa direi. Comunque, dopo un minuto di tira e molla riesco a rimettermi a valle del pesce e lo guadino. Non c'è che dire, veramente una bella bestia: il metro dirà 58cm.
E qui succede il fattaccio! La trota ha ingoiato il minnow quasi per intero, libero l'ancoretta di pancia del rapala e cerco di farmi spazio per liberare anche l'altra ancoretta. Apro la bocca del pesce con la mano sinistra mentre cerco di farci entrare la pinza... la trota ha un sussulto e, senza quasi capire niente, mi ritrovo con l'ancoretta libera del rapala infilata nel pollice!
Immobilizzo la trota tra le ginocchia come si farebbe con un luccio e con il taglio della pinza vado a recidere l'ancoretta alla base (prime stelline e prime madonne). Ho ancora l'ancoretta nel pollice, ma almeno non c'è attaccata una trota da un paio di chili vicino!!
Provo solo un attimo a far uscire l'amo (altre stelline ed altre madonne), ma il dolore è tremendo. Cazzo se queste vmc fanno il loro porco dovere.
Capisco che l'unica cosa da fare è provare a far uscire la punta dell'amo: premo con un sasso sul pollice (oggi ho scoperto che la carne e la pelle umana sono dannatamente elastiche) e con la pinza forzo l'amo ad uscire (stelle cadenti e madonnone)... ok, ce l'ho fatta!
Schiaccio l'ardiglione e provo a far uscire l'amo, ma non riesco a far rientrare la punta senza provare un dolore micidiale. Che fare? Mmmhh... per intanto, un'ultima foto al trotone violento:
Quindi lo rilascio e risalgo sulla riva in cerca di una soluzione.
Busso alla porta dell'unica abitazione presente ed un buon contadino mi porta un paio di tenaglie. Siccome gli fa impressione, provvedo io stesso a tagliare la punta dell'amo e finalmente, con gran sforzo e con invocazione di tutto il calendario gregoriano, sfilo l'amo dal pollice. Parte immediato un fiotto di sangue che necessita di un laccio emostatico di fortuna per essere arrestato. Il contadino mi consiglia di andare in ospedale per una antitetanica, ma io ripenso a come le trote fossero in caccia... e ovviamente ritorno sul fiume. Purtroppo però è arrivato il buio, ed esce solo questa trotella sui 30 cm.
E' ora di rientrare. Oggi ho incarnato la nemesi perfetta per un pescatore: finire allamato dalla sua stessa esca mentre slama la sua preda. E' un'esperienza che non vi raccomando... ma che mi fa sorridere ora che è passata qualche ora. A ben pensarci, ho sempre avuto il timore di fare questa fine... era il mio peggior incubo di pescatore. Credo che da oggi porterò sempre con me un paio di tronchesi per situazioni d'emergenza... e comincio a riflettare sulla possibilità di passare alla mosca.