SPINNING ALLA TROTA

Approccio al fiume, l'aggressione.

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view post Posted on 15/2/2017, 22:46
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pescatore della domenica

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Sera a tutti....stavo giusto notando quanto questo forum mi è caro, rimane molto di nicchia e specialistico ma racchiude la magia del torrente e i segreti della pesca scritti da chi gli dedica tanto tempo...
Leggendo qua e la però non ho trovato un topic (forse perchè per molti troppo banale) dedicato all'approccio al fiume...Le regole base le conosciamo un po tutti, del tipo "non farsi" vedere, "non fare rumore" ....però ad esempio nel mondo mosca si parla molto di piu e si è molto piu inquadrati sul modo corretto di approcciarsi a un determinato ambiente...quindi, magari, pescando in distanza su lame lente, a scendere con una sommersa, a salire corto sulle correntine ecc..
Mi piacerebbe approfondire un po piu nello specifico questo aspetto per quanto riguarda lo spinnig...
Lo spot che frequento di piu è il "torrentone" un fiume largo anche 10-15 metri, alternato a tratti stretti,buche,buchette, buconi,raschi, lame...si insomma con tutte le caratteristiche del torrente ma un po più in grande con trote super allarmate..ma sono ben accetti pareri anche sui grandi fondovalle e "fossi".
-Scelgo artificiali pesanti per raschiare il fondo nelle buche (minnow/rotanti grossi), leggeri dove c'è poca acqua (rotantini-piccoli minnow floating/suspending)
-Mi trovo meglio a far lavorare gli artificiali controcorrente con recuperi lenti alternati da trattenute, oppure aggrendendo il fiume lateramente....questo però allarma spesso i pesci e mi costringe a rimanere distante. Pescando a risalire invece posso avvicinarmi molto senza spaventare pesci, ma mi trovo malissimo a far lavorare gli artificiali , perchè la corrente è piu veloce del mio recupero, devo frullare la manovella a manetta...ovviamente in buche grandi e lente il problema non si pone.
-Ho notato anche che le piccole trote sono delle "sentinelle"...allarmi due di quelle perchè tanto non sono loro il tuo target e hai allarmato probabilmente tutto il tragitto della loro fuga.
-Ho notato anche che il colore fa selezione di specie...almeo qui da me...stessa buca, ondulante rosa/bianco 2 iridee che vivono nel fiume sicuramente da molto tempo quindi da considerarsi inselvatichite, cambio artificiale, martin giallo o rosso fario indigena. Questa situazione si è ripetuta varie volte molto nettamente nella scorsa stagione, troppe per essere un caso!Quindi il mio bagaglio di pescatore mi dice colori naturali per fario e accesi per iridee.
-Le dimensioni. beh..le dimensioni contano, ma è piu importante saperlo usare! Ho pescato molto tempo con artificiali piccolini ma aumentando la taglia (ragionevolmente) mi sembra si abbiano solo vantaggi.
-Orari...non ho un idea ben precisa..ho avuto catture in tutti gli orari..
-Meteo..come sopra
-Fasi lunari..troppo complicato
-livelli...trote grosse con acqua alta, portachiavi in estate inoltrata con livelli molto bassi
-periodo...inizio e fine stagione..nonstante ne abbiano viste di tutti i colori settembre è sempre un mese particolare

-Nei fossi, credo che l'avvicinamento sia davvero la chiave piu importante, rotantino e al limite gomma...l'approccia avviene come meglio si riesce, spesso non hai tante alternative per muoverti liberamente.

-Nei fondovalle tipo Adige o brenta, per citarne due, ho sempre lanciato in distanza,magari lipless affondanti, facendo fare una sorta di passata all'artificiale animandolo di "canna"

ai posteri l'ardua sentenza
 
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Psycotrota
view post Posted on 18/2/2017, 01:37




Se hai sponde libere una 240 cm può aiutarti, pescare a risalire ok, pescare in diagonale rispetto alla corrente e guidare l'artificiale tra i vari strati d'acqua e le tane.
 
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1 replies since 15/2/2017, 22:46   118 views
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